Come funziona un saturimetro?

30 Dic 2020 | Approfondimenti, News

Il saturimetro, o pulsossimetro o ossimetro è uno strumento elettronico che permette di misurare il grado di saturazione di ossigeno dell’emoglobina presente nel sangue arterioso periferico e la frequenza cardiaca del paziente.
Il principio di funzionamento è quello tipico della spettrofotometria: nello strumento sono presenti due generatori di fasci di luce a lunghezze d’onda selezionate, che cadono nell’intervallo della luce rossa (660 nm) e infrarossa (940 nm). Le radiazioni luminose vengono assorbite dall’emoglobina del sangue che quando è legata all’ossigeno assorbe maggiormente la luce infrarossa, mentre quando non è legata all’ossigeno assorbe soprattutto la luce rossa: sfruttando questa differenza di assorbimento l’unità di calcolo del dispositivo è in grado di rilasciare il dato della saturazione di ossigeno nel sangue.
L’utilizzo del pulsossimetro permette di rilevare l’insufficienza respiratoria nelle fasi iniziali.

Vediamo i valori desiderabili:

Valori > 95% Condizione normale
Valori compresi fra 94% e 91% Leggera ipossia
Valori < 90% Ipossia media, da tener monitorata

Visto il principio di funzionamento del saturimetro, è di fondamentale importanza che la sonda venga applicata su un’area corporea in cui vi sia una circolazione superficiale. La maggioranza dei pulsossimetri ha un meccanismo a clip che si applica comodamente al dito, consentendo una presa salda sull’estremità senza stringere eccessivamente il tessuto.

Ci sono alcune condizioni che possono ostacolare la corretta misurazione, tra cui:

  1. mani fredde
  2. anemia
  3. unghie troppo lunghe: vanno tagliate, altrimenti il polpastrello non cade nel raggio d’azione del raggio luminoso che serve a misurare la saturazione dell’ossigeno;
  4. lo smalto per le unghie generalmente non altera la misurazione, ma per una rilevazione più accurata è meglio rimuoverlo, soprattutto se di colore scuro (nero, viola, blu)
  5. “unghie gel” (quelle che vengono incollate su quelle normali): potrebbero generare falsi risultati.

 

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