Piccoli Incidenti Estivi

27 Giu 2012 | Blog Farmacista, News

Problema Cosa fare Cosa NON fare
Contatto con meduse, ricci di mare spugne

  • In seguito al contatto della cute con meduse, ricci mare, stelle di mare, spugne, si manifesta una reazione cutanea dolorosa urticante.
  • rimozione pronta e accurata di tentacoli o spicule rimaste adese alla pelle, proteggendo le mani con un fazzoletto di carta o un panno.
  • lavare la regione interessata in acqua salata tiepida.
  • disinfettare la ferita con soluzione di bicarbonato.
  • assumere antistaminici per via orale e applicare un anestetico locale o un cortisonico.
  • nelle forme più severe interpellare un medico per la somministrazione di cortisone per via intramuscolare.
  • lavare la regione interessata con acqua dolce.
  • applicare localmente ammoniaca, ghiaccio, aceto, sabbia.
  • strofinare o grattare la pelle per evitare la liberazione e la diffusione delle sostanze tossiche
Otite barotraumatica

  • Le conseguenze d una modificazione della pressione esterna, come si verifica per le ripetute variazioni di quota durante un viaggio aereo o in seguito a immersioni subaquee, si manifestano principalmente a livello dell’orecchio medio con dolore, acufeni, calo dell’udito.
  •  sospendere l’attività natatoria subacquea fino a completa guarigione.
  • assumere farmaci antinfiammatori per via locale o generale.
  • richiedere una valutazione specialistica in caso di persistenza della sintomatologia (perforazione timpanica, sovrainfezione batterica).
  •  continuare le immersioni subacquee.
  • terapia iperbarica.
Punture d’insetto

  • Le punture d’insetto (api, vespe, calabroni, mosche, pulci, ragni) possono indurre localmente una tumefazione infiammatoria dolorosa. In alcuni soggetti particolarmente sensibili si possono manifestare reazioni generali anche gravi. Le punture multiple con reazione grave e rapidamente evolutive, le punture a livello del cavo orale, della gola e del tragitto di vasi venosi, le punture con febbre, difficoltà respiratorie, edema della lingua o del viso, richiedono il ricovero urgente. Le misure indicate vanno adottate sopratutto quando si soggiorna in aree in cui è presente la malaria.
  • soggiornare in ambienti muniti di ventilatori o dotati di aria condizionata perchè costituiscono un habitat inospitale per le zanzare.
  • utilizzare preparati ad attività repellente per gli insetti a base di DEET (dietil-3-metilbenzamide) sotto forma di spray, crema, vaporizzatore, stick, lozione, da applicare su braccia, gambe, cute scoperta e anche su vestiti.
  • usare nelle stanze serpentine che vaporizzano piastrine contenenti piretroidi.
  • disporre le zanzariere attorno al letto, possibilmente impregnate di permetrina. Tale sostanza può essere usata anche sugli indumenti.
  • Per chi preferisce ricorrere a misure preventive di tipo omeopatico, si consiglia Ledum Palustre 7CH 5 granuli, una volta al dì.
  • Le ore del tramonto sono le preferite dalle zanzare.
  •  evitare il contatto delle sostanze repellenti con occhi e ferite. Non usare tali sostanze al di sotto dei 2 anni.
  • Evitare vestiti scuri profumi e dopobarba in quanto attraggono le zanzare.
 Morso di animale e di serpente

  • Il morso di cani, gatti, lupi, volpi, pipistrelli, bovini può trasmettere il virus della rabbia. Dal momento che il virus viene eliminato per mezzo della saliva, la rabbia può essere contratta anche con il semplice leccamento o con un graffio. La vipera e i serpenti preferiscono i luoghi caldi e aridi, nascondendosi tra sassi e cespugli. Segno caratteristico del morso di vipera è la presenza di 2 puntini distanti 6-8 mm in una zona dolorosa, edematosa e arrossata.
  •  preferire calzature alte per evitare morsi di animali e serpenti.
  • in caso di morso di animale pulire e lavare accuratamente la ferita con acqua e sapone.
  • rivolgersi al Pronto Soccorso ospedaliero per la somministrazione di immunoglobuline umane antirabbiche, da iniettare in gran parte della regione della ferita e il rimanente per via intramuscolare, più il vaccino antirabbico secondo la sequenza appropriata.
  • nel morso di vipera detergere e disinfettare la ferita, immobilizzare l’arto colpito e trasportare il soggetto, per evitare che la contrazione muscolare diffonda il veleno. Il bendaggio stretto va applicato 15 cm sopra la zona del morso, in modo da bloccare il deflusso del sangue superficiale.
  • in caso di morso di vipera trasportare quanto prima il soggetto in ospedale per valutare la sintomatologia e stabilire l’opportunità di somministrare il siero antiofidico od altra terapia.
  •  evitare ogni contatto anche con animali domestici.
  • non spostare tronchi o massi a mani nude, nè raccogliere rami secchi o introdurre le mani in buche o fessure.
  • evitare l’incisione fra i forellini e la suzione locale (morso di vipera) per evitare lesioni nervose, facilitare l’infezione o favorire la propagazione (anche ad altra persona) del veleno.
 Oftalmia solare

  • Si tratta di una cheratite da UV che si manifesta 6-8 ore dopo l’esposizione agli ultravioletti (mare, montagna, superfici riflettente) con dolore intenso, sensazione di corpo estraneo, fastidio per la luce, prurito, lacrimazione, arrossamento centrale dell’occhio e spasmo della palpebra. L’esposizione prolungata può comportare un danno corneale permanente.
  • attuare la prevenzione con l’uso di lenti schermanti che filtrano almeno l’ 80% degli UV ricorrendo anche ad occhiali con alette laterali.
  • utilizzare impacchi d’acqua.
  • instillare colliri a base decongestionante oppure con camomilla ed eufrasia.
  • continuare l’esposizione alle radiazioni ultraviolette anche se si usa un collirio.
Insolazione

  • E’ la conseguenza di una prolungata esposizione del corpo ai raggi solari (colpo di sole). Si tratta di un’evenienza grave in quanto all’azione del calore sull’ intero organismo si aggiunge l’effetto dei raggi solari sui vasi cerebrali che si manifesta con cefalea e vertigini, seguita da manifestazioni più gravi come allucinazioni, convulsioni, perdita di coscienza. Bambini e anziani sono i soggetti maggiormente a rischio.
  • il primo provvedimento consiste nel mettere il soggetto al riparo dal sole.
  • avvolgere il soggetto in vesti o lenzuola bagnate in acqua fredda.
  • somministrare liquidi abbondanti (non ghiacciati) ed eventualmente antinfiammatori o antipiretici.
  • somministrare alcolici

Fonte:

rivista “Farmacia Al Corso – Trieste” – numero: Estate 2012

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