Raffreddore: alcuni consigli pratici

15 Dic 2017 | Blog Farmacista, News

Iniziamo sfatando un mito.

Il freddo, di per sé, non fa venire il raffreddore. Nonostante la denominazione che è stata attribuita a questo disturbo, non è scientificamente dimostrato che sia direttamente collegato ad un abbassamento delle temperature. È stato invece accertato che generalmente il raffreddore è dovuto a piccole infezioni virali, che coinvolgono almeno cinque diverse famiglie di virus, tra cui quella dei Rhinovirus (30-40% dei raffreddori).

La relazione tra bruschi sbalzi di temperatura e umidità, sta nel fatto che l’attacco dei virus può essere favorito da essi; come pure da tutte le situazioni che mettono in difficoltà i meccanismi di difesa delle vie respiratorie. Quindi, un raffreddore può anche essere un segnale che l’organismo è in una situazione di stress, che può includere agenti esterni (“cambi di stagione”, inquinamento, fumo di sigaretta) ma anche interni, come affaticamento, carenze nutrizionali, patologie concomitanti. Ovvero, tutte quelle condizioni che rendono le nostre difese più vulnerabili.

I virus respiratori comunemente coinvolti hanno un periodo d’incubazione di 1-4 giorni, dopo di che compare improvvisamente una sensazione di gola secca e infiammata, diventano più frequenti gli starnuti e aumentano le secrezioni nasali, dapprima acquose e, dopo 1-3 giorni, dense e giallastre (mucopurulenta). Compaiono quindi ostruzione nasale (naso chiuso), bruciore agli occhi (lacrimazione) e mal di testa. Normalmente, dopo 6-7 giorni il raffreddore si risolve da sé. Sintomi più importanti, quali febbre, inappetenza, mal d’orecchi, vomito e diarrea sono solitamente riscontrabili solo nei bambini più piccoli e possono essere comunque un segno di complicanze. Attenzione, in particolare, alla presenza di muco molto denso e giallastro, febbre >38 °C, tosse e forte mal di testa localizzato alla fronte, ai lati del naso o nelle fosse oculari.

Indipendentemente dal rischio di complicazioni, il raffreddore è un onere importante per la società, soprattutto per i giorni di assenza da scuola. Si consideri infatti che i bambini in età prescolare incorrono in media in 4-8 episodi di raffreddore all’anno. Mentre nei bambini in età scolare e negli adulti la media si attesta sui 2-5 episodi.

Cosa consigliare

  • Soffiare frequentemente il naso per espellere le secrezioni.
  • Usare precauzioni igieniche: fazzoletti usa e getta, lavarsi frequentemente le mani. Per comprendere l’importanza di questa ultima misura basti pensare che ogni 5 minuti – in media – ci portiamo le mani al viso 3 volte e in un’ora ci tocchiamo il naso 5 volte…
  • Adottare una dieta leggera, con tanti liquidi, soprattutto spremute di agrumi.
  • Non esiste un vaccino contro il virus del raffreddore, ma frequenti attacchi di raffreddore sono comunque un segnale di maggiore suscettibilità alle infezioni virali respiratorie, può essere quindi opportuno consigliare la vaccinazione antinfluenzale. Ciò vale soprattutto per le persone “a rischio”, quali gli anziani, i bambini molto piccoli e, in generale, le persone affette da malattie croniche.
  • Rimanere a riposo soprattutto se… i sintomi sono dal collo in giù, ovvero se sono presenti tosse, muco bronchiale e dolori muscolari.
  • Come sintomatici, oltre ai FANS, possono essere utili decongestionanti nasali, antistaminici, antibatterici, oli ed essenze (fumenti) e fluidificanti del muco.
  • Nei lattanti e nei bambini piccoli, che non sono in grado di soffiarsi il naso, è indicato il lavaggio delle fosse nasali, con soluzione fisiologica acqua marina o acqua termale sulfurea, sia per favorire la respirazione sia per prevenire ulteriori complicazioni, come l’otite
  • Possibilmente, evitare di frequentare luoghi chiusi e affollati.
  • Evitare tutto ciò che indebolisce le prime difese delle vie respiratorie. In particolare: alcolici, sigarette, esposizione a fumi o polveri irritanti.

La nostra farmacia è a disposizione per qualsiasi chiarimento e per consigliarti la terapia opportuna.

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